I cantieri di Pando vogliono accogliere giovani persone in cerca di un percorso di sostegno piscologico attraverso una riabilitazione del proprio senso di autoefficacia in un contesto protetto ma al contempo sfidante.

Infatti il setting di cura è definito da microprogetti di lavoro manuale in un contesto naturale:

Attività di cura dell’orto, semplici progetti di carpenteria, manutenzione diventano strumenti di contatto, relazione e sviluppo di progettualità con il giovane.

Per questo il lavoro di cura è da intendersi in termini riabilitativi, per cui il trainer accompagna il giovane a misurarsi in compiti definiti insieme, progettati insieme, con passi progressivi che diano la possibilità di autovalutare in modo più consapevole le proprie risorse cognitive ed emotive per svolgere un compito che è scevro dalla valutazione e dalla performance.

La parola e l’ascolto del vissuto emotivo può avvenire in modo più diffuso nell’attività o ritagliandosi degli spazi precipui.

Il coinvolgimento operativo in un’azione finalizzata può lasciare il giovane più libero di esporsi emotivamente e gradualmente nella relazione con il trainer rispettando i suoi tempi rimanendo agganciati in un’attività che parallelamente lavora sulla fiducia di sé e delle proprie capacità.